Premessa - Tanti anni fa a Campobasso i quartieri popolari erano più numerosi di quelli signorili, di conseguenza il popolo campobassano era costituito da gente semplice, alla buona, non troppo istruita e spesso con poca delicatezza. Anche le condizioni economiche influivano in maniera significativa sulle persone che dovevano sbarcare il lunario ricorrendo ad ogni mezzo, sempre nei limiti dell'onestà. Quando qualcuno riusciva a migliorare il proprio tenore di vita era vittima di invidie da parte di chi restava nella sua condizione; tali sentimenti, per ignoranza, si trasformavano in un sfottò, ironie e maldicenze gratuite. Da qui sono nati tanti fatterelli che oggi ci fanno sorridere.
A nu quartiere popolar' de Cambuasce, na 'ota, ce abbetave 'na brava famiglia: marite, mugliera e ddù figlie. U capefamiglia faceja l'operaie, la mugliera jeva casalinga. Quanne menija la staggione, à le cinghe la sera u marite aremenija a la casa stracche e strutte pe la fatija e, assieme a la mugliera, z'assetavene une rembett'a n'aute 'ngoppe a nu balcuncine stritte stritte a piglià u frische; le figlie ze metteine mmieze fra mamm' e padre. Ma la chiazzera ca abbetava rembett'à lore, passate la vianova, n'ze puteja ammantenè ch' chella lenga e sputava velene a rotta re cuolle e riceja: "Ah, ah! Mò jesce ru musterje re Santa Necola!" Se l'ammirija fusse rogna ognune ze la rattasse...
In un quartiere popolare abitava
un'onesta famiglia formata da padre, madre e due figli. Il capofamiglia faceva
l'operaio, la moglie la casalinga; durante l'estate, alle cinque di sera il
capofamiglia rientrava a casa dal lavoro e, insieme alla moglie, avevano
l'abitudine di sedersi, l'uno di fronte all'altra, sul piccolo balconcino al
fresco; i figli si mettevano in mezzo
tra i genitori. Niente di più semplice e naturale per una famiglia se non che
la pettegola di turno che abitava al palazzo difronte oltre la strada,
conoscendo l'abitudine dei suoi dirimpettai e non potendo trattenersi dallo
sputare veleno diceva: "Ah, ah! Adesso esce il Mistero di San Nicola!" (I
campobassani sanno che sul mistero di San Nicola due personaggi adulti, uomo e
donna, siedono l'uno difronte all'altra e tra di loro siedono due bambini) da
qui il sarcasmo della pettegola
evidentemente invidiosa.
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